Post

ControVerso

ControVerso... Chi siamo?

"ControVerso - seminario permanente di sociologia della letteratura" inizia il suo viaggio domani pomeriggio, dopo i seminari su "Letteratura liquida" in aula IV dello scorso autunno e due riunioni preparatorie a fine gennaio e a fine febbraio. Non possiamo prevedere quanto saremo costanti in questo impegno, né quale sarà la qualità del lavoro che svolgeremo insieme e la sua incidenza nelle nostre vite. Possiamo però ragionevolmente scommettere che sarà valsa la pena tentare di darci un tempo e uno spazio "supplementari" rispetto ai corsi universitari, in cui provare a ragionare, a condividere letture "fuori linea", a incontrare persone non necessariamente legate ai nostri studi, ma comunque prossime a noi per passioni culturali e civili. Vorremmo riunirci di volta in volta in luoghi diversi della città, ma potrà anche darsi che a un certo punto ci affezioneremo a un luogo più comodo di altri; vorremmo incrociare la lettura (che è la nostra attit

I nostri segnalibri

Immagine
 

L'immaginazione: un percorso tra Tolkien e Calvino

  L’immaginazione: un percorso tra Tolkien e Calvino.  di Maria Guglielmo Le parole hanno un potere evocativo. La parola modernità richiama, tra le altre cose, ad una fiducia incrollabile nei confronti della Storia, della crescita economica, di una scienza che non ha limiti.  Così, quando queste promesse di grandezza sfociano in tragedia e, parallelamente, l’influenza materiale e sociale nella realtà in cui viviamo si fa progressivamente più massiccia, tutto giunge a nuovi confini (o s-confini) e inizia a gemmare una nuova antropologia che poniamo sotto il nome di postmodernità. In cerca di un punto di vista che si faccia superficie d’attrito, l’arte cerca di tracciare ‹‹sulla pagina del mare […] un segno di vita›› (M. Luzi, La notte lava la mente in Onore del vero , Neri Pozza Editore, Venezia, 1957 ) e di essere testimonianza di una rigenerazione possibile della possibilità.  Quanto segue è un tentativo, seppur ridotto, di evidenziare un atteggiamento comune a due autori – a me mol

L'editore nell'era del consumismo. Asceza e declino della figura dell'intellettuale umanista

 L'editore nell'era del consumismo. Ascesa e declino della figura dell’intellettuale umanista di Elisabetta Fiume A partire dagli anni Sessanta/Settanta del Novecento si assiste a una massiccia penetrazione del mercato in quegli ambiti che in precedenza erano considerati parte di un patrimonio comune non in vendita. L’insaziabile bisogno di crescita del mercato e della società dei consumi porta a ridefinire come prodotti anche i settori afferenti alla sfera più emozionale dell’individuo. Rivolgendosi alle generazioni contemporanee e del nuovo millennio, Zygmunt Bauman scriveva: «Abbandonate ogni speranza di totalità, futura come passata, voi che entrate nel mondo della modernità liquida». Liquidità e consumismo erano in effetti temi cari allo scrittore, nonché punti focali del suo saggio Vita liquida all’interno del quale l’autore smascherò le dinamiche sottese alla società dei consumi dimostrando come queste influenzino e sempre più siano destinate ad influenzare l’individuo a

La letteratura che resiste

La letteratura che resiste di Rossana Berardi Negli anni della post-modernità che senso ha la letteratura? Conserva ancora quella sua capacità di resistere e di affrontare in maniera positiva gli eventi traumatici? Nel saggio La letteratura come vita Carlo Bo scriveva che la letteratura è la vita stessa, la parte migliore e vera della vita e che essa tende all’identità (C. Bo, La letteratura come vita , 1938). Ma nella società post-moderna in cui tutto è liquido, anche l’identità, la letteratura può conservare ancora queste caratteristiche? Kublai ne Le città invisibili scopre che c’è un momento disperato della vita in cui ci si rende conto che l’impero che sembrava la somma di tutte le meraviglie in realtà è solo uno «sfacelo senza fine, né forma» (I. Calvino, Le città invisibili , Mondadori, Torino 2022, p. 5). Allo stesso modo noi, oggi, ci rendiamo conto di quanto il nostro mondo somigli tragicamente a Leonia, la città degli scarti, rifiuti che diventano sempre più resistenti e d